
Ogni anno riflettiamo su quando rilasciare i nostri vini, amiamo lasciarli riposare in bottiglia prima di farli entrare nelle case dei nostri clienti ed amici. Nell’Inverno rilasciamo normalmente i vini imbottigliati nella primavera e nell’estate precedente. Questo perché l’approccio tradizionale che abbiamo in cantina tende a far sì che alcuni nostri vini debbano passare l’estate, prima di poter esprimersi al massimo del loro potenziale.
I vini appena rilasciati:
un Dolcetto nel classico nostro stile, profumato di spezie e di piccoli frutti, di medio corpo e di grande beva.
Campolive Barbera d’Alba Superiore 2017:
annata molto promettente per la Barbera, concentrata e decisa, vibrante, il vigneto Campolive mantiene il suo equilibrio e dona un vino dall’incredibile carattere.
[WA: 92]
annata perfetta per il Nebbiolo, un’ottima anteprima sui grandi Nebbioli di questo millesimo. Complesso, danza tra fiori e spezie su di un tannino delicato, figlio di una perfetta maturazione.
[JS: 92]
il nostro vigneto dall’animo più robusto, mostra la sua concretezza anche in quest’annata in cui emerge la sua capacità di riempire il palato di spezie, di fiori e di frutta sempre con taglio elegante.
[WA: 93+]
vino che si fa approcciare grazie all’annata leggermente più calda che rende i tannini più dolci, non manca della complessità e verticalità tipica di Serraboella.
[JS: 95, VINOUS: 93]
Sorì Paitin Serraboella Barbaresco 2017:
si sale di registro, sia in struttura che in complessità, il Sorì Paitin dimostra la nostra mutata attenzione in vigna legata al cambiamento climatico, volta a preservare la freschezza del vino Nebbiolo e la sua longevità.
[WA: 94, JS: 94, VINOUS: 94]
Vecchie vigne Sorì Paitin Barbaresco Riserva 2015:
espressione estremamente dinamica delle Vecchie Vigne, robusto e nervoso, si offre leggero al colore e immediato al naso, per poi offrire tutta la grinta dell’annata una volta incontrato il palato.
[WA:95, JS: 97]

Infine vorremmo porre l’enfasi su due vini che ci stanno dando molte soddisfazioni e su cui vorremmo porre l’accento:
Sorì Paitin Serraboella Barbaresco 2016:
annata tra le migliori del ventennio, tutta la complessità si sublima in un vino che si concede con molta calma e massima grazia. [WA: 96 WS:94]
torna 50 anni dopo lo stop di produzione di questo vino dall’anima piemontese. E lo fa andando a parlare a chi crede nella tradizione, nei vini autoctoni e nella bellezza della semplicità.
[Wall Street Journal Article: 5 Intimidating Wines That Are Actually Easy to Love]